La storia

La nostra storia

La storia della scuola

Situata nel cuore della Valle del Belice, Salemi è una città arabo-medievale di importante rilievo urbanistico e sorge in posizione equidistante rispetto ai maggiori centri del territorio. Ubicata tra le colline coltivate a vigneti ed uliveti si raccoglie intorno al castello (XIII secolo) dal cui terrazzo merlato della torre circolare è possibile scorgere un vastissimo panorama sulla Sicilia occidentale fino al mare. Proprio a Salemi fu promulgata una delle prime leggi dell’Italia Unificata dando così alla città l’onore di essere la prima capitale dell’Italia liberata. La città di Salemi ha subito, nel corso della sua storia, diverse calamità naturali e nel 1968 la città è stata gravemente colpita da un forte terremoto. A seguito dell’evento sismico lo sviluppo urbanistico ha portato ad un decentramento verso la parte a valle della collina che è stata chiamata appunto, “Paese nuovo” e che ora rappresenta insieme ai “Cappuccini” una delle aree e dei quartieri con maggiore densità abitativa. Inoltre parte della popolazione è dislocata nelle contrade: Ulmi, Filci, Pusillesi, San Ciro, Sinagia e Bagnitelli. Nella zona nuova del paese sono stati creati i maggiori impianti sportivi comunali: palazzetto multifunzionale, campi da tennis e stadio di calcio con annessa pista di atletica. Sul territorio sono presenti alcune agenzie educative: l’oratorio Salesiano, il gruppo Scout, gruppi musicali (coro polifonico, gruppo folkloristico, banda musicale), associazioni sportive (scuole calcio, pallavolo, basket, danza e palestre di fitness). L’Istituto di Istruzione Superiore “Francesco D’Aguirre” è l’unica scuola secondaria superiore presente sul territorio; esso comprende il Liceo Classico e l’Istituto Tecnico Commerciale con sede a Salemi, l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato con sede a Santa Ninfa; ingloba inoltre la sede aggregata dell’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “Dante Alighieri” di Partanna. Relativamente alla dotazione di infrastrutture culturali, è da rilevare come Salemi possa vantarne una ricca presenza: la biblioteca comunale, ubicata nel cuore del centro storico, intitolata al filosofo e docente universitario salemitano Simone Corleo, contiene più di 90.000 volumi di notevole pregio. Il Museo Civico, in cui sono raccolte diverse opere d’arte religiose delle chiese distrutte dal sisma del 1968; il museo del Risorgimento, costituito nel 1960, in occasione del centenario dell’arrivo di Garibaldi a Salemi, ripropone le vicende che, a partire dalla rivoluzione del 1848, hanno portato alla nascita di uno Stato unitario nella forma di una monarchia costituzionale guidata da Vittorio Emanuele II; il Museo della Mafia, dedicato alla memoria di Leonardo Sciascia, “simbolo di un’antimafia non retorica”, è stato inaugurato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Il museo rappresenta un inquietante, coinvolgente percorso dedicato al fenomeno mafioso, alla sua storia al mito alimentato nel corso di un secolo e mezzo da centinaia di opere letterarie, cinematografiche, televisive. Inoltre di considerevole importanza sono gli scavi archeologici condotti sul territorio salemitano da eminenti Università americane e dall’Università di Oslo, scavi che ci stanno svelando i misteri dell’affascinante città Elima di Monte Polizo e la scoperta di un grande insediamento risalente all’età del bronzo e relativa necropoli sulla collina di Mokarta. Inoltre Salemi risulta identificabile nel territorio per la sua particolare connotazione storico-artistica, per le sue tradizioni popolari e le manifestazioni a carattere religioso, le “Cene di S. Giuseppe”, in particolare. La lavorazione del pane di San Giuseppe costituisce una risorsa culturale della quale va orgogliosa una comunità impegnata nel recupero della propria identità. In questo senso la scuola, già da alcuni anni, si è proposta al servizio della comunità nell’attenzione, nel recupero, nella promozione delle diverse espressioni della identità del territorio. L’economia di Salemi poggia principalmente sull’agricoltura e sulla commercializzazione della produzione di vino, grano, olio e agrumi. La produzione agricola predominante è quella vitivinicola, cerealicola e olearia. È rilevante il comparto zootecnico con l’allevamento di ovini, bovini ed equini. Sono presenti anche attività artigianali e piccolo-industriali. Il paese non sembra avere strati di povertà evidente, non mancano tuttavia alcune sacche di pesante emarginazione in famiglie a basso livello culturale, fortemente deprivate dal punto di vista sociale ed economico.